“Una famiglia per una famiglia”, il progetto solidale per aiutarsi nelle difficoltà

«L’affiancamento può risultare molto utile quando ci si confronta con sentimenti di solitudine».

Fornire un sostegno ai nuclei familiari che attraversano momenti critici di cambiamento e transizione. Difficoltà che si possono presentare anche nei fatti della vita quotidiana. Un trasloco, una separazione, la nascita di un figlio oppure un nuovo impiego. Situazioni che possono accadere a chiunque e che necessitano di energia e impegno. Ma che se condivise possono risultare più leggere.

È Questo l’obiettivo di “Una famiglia per una famiglia”, progetto sperimentale promosso dall’Associazione senza scopo di lucro “L’ORA” col sostegno di Confederazione, Cantone e comuni, da gennaio 2023 presente a Bellinzona con gli uffici in via Canonico Ghiringhelli 8.

Nel dettaglio il progetto è costruito su un concetto semplice e informale: una famiglia “affianca” un’altra famiglia, al fine di accompagnarla in un percorso di integrazione e di socializzazione oppure di sostenerla nell’affrontare le piccole o grandi difficoltà a cui è sottoposto ogni genitore alle prese con la crescita dei figli o con la necessità di conciliare impegni privati e lavorativi. Tutto questo senza dover rinunciare al proprio tempo o alla propria routine, ma cercando piuttosto di coinvolgere l’altra famiglia nei propri ritmi e integrarla nelle proprie attività, sempre sulla base di un rapporto di fiducia reciproca. La famiglia di supporto funge così da “buon vicino”, agevolandone un’altra nel processo di integrazione e socializzazione, mentre ognuno continua evidentemente a vivere nella propria abitazione. Il fine ultimo consiste poi nel favorire il benessere comunitario e la diffusione di una cultura basata sull’integrazione sociale e sull’aiuto orizzontale e reciproco.

Come annunciarsi:

«L’affiancamento ha una durata definita e può risultare molto utile quando si è confrontati con sentimenti di solitudine a causa di una scarsa rete di supporto sociale attorno a sé», spiega in questo senso l’Associazione “L’ORA”. Quest’ultima coordina e supervisiona gli affiancamenti 2 delle famiglie che chiedono aiuto e di quelle che si mettono a disposizione per fornire supporto. I promotori offrono così un’opportunità per aiutare, ma anche per coltivare e incentivare il valore della solidarietà e l’apertura verso l’altro, «poiché aprirsi all’altro non toglie nulla ma al contrario aggiunge». Anche secondo questa filosofia, l’Associazione invita le famiglie residenti in Città, che credono nel valore della solidarietà e che hanno voglia di aprirsi all’incontro con l’altro, a farsi avanti scrivendo a famiglie@associazionelora.ch. Allo stesso indirizzo email, così come al sito www.associazionelora.ch, possono rivolgersi tutti coloro che volessero saperne di più. Un invito, questo, esteso anche dal Municipio cittadino.

Nuovi spazi:

Intanto sempre da inizio anno la sede dell’Associazione in Via Canonico Ghiringhelli 8 a Bellinzona ospita anche il progetto “Casa di Lù”, uno spazio aperto alla popolazione in cui incontrarsi, conoscersi, proporre attività di socializzazione e trasmettere le proprie passioni. Oltre a ciò l’Associazione – a determinate condizioni e contattandola all’indirizzo email info@associazionelora.ch – mette a disposizione di enti, aziende e privati delle salette ideali per corsi, eventi o momenti formativi. Per presentare pubblicamente questa nuova proposta, “Casa di Lù” apre le sue porte alla popolazione sabato 7 ottobre dalle 9:00 alle 16:00 per una giornata di festa e condivisione. Nella stessa occasione si terrà l’inaugurazione degli spazi, alle 11:30, alla presenza tra gli altri del Sindaco di Bellinzona Mario Branda.

Fonte: Comune di Bellinzona, www.tio.ch